San Marino: pari e rimpianti

San Marino: pari e rimpianti.
La ruota non gira come dovrebbe. Il San Marino ancora una volta ha dimostrato di non essere inferiore a nessuno in questo campionato povero di qualità. La formazione di Petrone con l’arrivo di Leandro Guaita, ci sarebbero già diverse squadre sulle sue tracce tra cui il Rimini, si è indubbiamente rinforzata ma continua a palesare difetti atavici. Il problema più evidente è quello della cattiveria agonistica: i Titani sono troppo morbidi sotto porta e qualche errore dietro prima o dopo arriva. Risultato: il San Marino risulta nel complesso superiore ma non raccoglie i frutti del buon lavoro mostrato sul campo. Altro dilemma a cui va data una risposta e quello relativo agli infortuni. Troppi, tanti e soprattutto quasi mai risolvibili in poco tempo. Un problema annoso con il quale deve fare i conti settimanalmente il tecnico campano che non riesce mai a schierare la stessa formazione. Anche ieri a Viareggio, Baldini e Levacovich risultavano in panchina solo per onor di firma ma di fatto totalmente inutilizzabili.
Davanti ad una prestazione come quella di Viareggio non può e non deve mancare la fiducia, il San Marino ha dominato la seconda della classe. Con questo piglio e un po’ di buona sorte i Titani usciranno presto dalle sabbie mobili di una classifica bugiarda.

Lorenzo Giardi

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