Un banale cavillo burocratico. Paura passata per il San Marino Calcio, che no solo può restare in C2 ma continuare a sperare nel ripescaggio per la C1. Così ha deciso alla fine il Consiglio Federale della FIGC. Bocciate invece dodici società. In serie A non sono state ritenute in possesso dei requisiti necessari Messina e Torino, non iscrivibili alla serie B Perugia e Salernitana. In C1 sono 7 le squadre escluse. Respinti i ricorsi di Benevento - Gela – Torres – Spal – a cui si aggiunge il Fidelis Andria che non aveva presentato ricorso. Fallite invece Venezia e Reggiana. In C2 bocciate Imolese, Vis Pesaro, Como e Rosetana, il Sora non ha formulato ricorso. Insieme al San Marino, Castel San Pietro, Cavese, Pro Vasto e Latina sono state promosse. In C1 salve Fermana – Foggia – Lumezzane, Pro Patria, Spezia e Teramo. In B regolare la situazione del Treviso. Giovedì prossimo si riunisce l’ultimo grado di giustizia sportiva, poi resta solo, eventualmente, il TAR del Lazio, prima dell’ultimo grado rappresentato dal Consiglio di Stato. Dopodichè le squadre escluse non hanno ulteriori possibilità di appello. Ciò significa che gironi e calendari saranno resi noti nella prima decade di agosto. Ma ora cosa potrebbe accadere? Bologna e Treviso in A al posto di Torino e Messina; ripescabili in serie B tre squadre: Vicenza Pescara e Catanzaro, ma pesa l’incognita Napoli. Potrebbe infatti proprio la società partenopea, a sorpresa, salire di categoria. Il numero delle squadre di C1 deve scendere da 37 a 36. Sono sei quindi le società che saliranno a sostituire quelle bocciate. Ripescabili Chieti, Giugliano, Juve Stabia, Monza, San Marino e Valenzana. Ci sono altre squadre di C2 che hanno fatto domanda, tra queste anche la Lodigiani, formazioni che però sono già state ripescate negli ultimi 5 anni e la regola nega un ulteriore salto di categoria attraverso le carte bollate.
Riproduzione riservata ©