Difficile rimproverare qualcosa ad una squadra che esce sconfitta dopo aver messo in mostra una mole di gioco spaventosa e creato almeno 5 nitide palle gol. Partenza fulminante dei padroni di casa, che avevano l’obbligo di rispondere alle grandi critiche piovute in seguito alle due sconfitte consecutive. Poi il San Marino ha preso le misure ed ha iniziato a gestire il possesso palla avanzando il baricentro e sfruttando molto bene le fasce con Perotta a destra e Meloni a sinistra. Il gol rossoblu - errore macroscopico della difesa - è arrivato un po’ casualmente proprio nel momento di maggior sforzo dei biancoazzurri. Nella ripresa la Sambenedettese ha tenuto, stringendo i denti, di fronte all’assalto dei Titani a tratti devastanti ma mai concreti. Ieri però è nato un problema. La coesistenza Volpato - Piovaccari. Buglio ha gettato nella mischia Volpato dal primo minuto, preservando l’uomo derby, non al meglio. Poi, dopo 10 minuti della ripresa, ha sostituito l’unico uomo in grado di inventare Alberto Villa, per lasciare spazio a all’ex interista che da subito ha dato grattacapi alla difesa rossoblu, rispetto a Volpato, ieri mai pericoloso. Il ballo delle punte è quindi iniziato. Non sarà semplice gestire due giocatori con caratteristiche molto simili e di questa importanza, ma dopo tutto non sono sempre gli allenatori ad affermare che il problema non è l’abbondanza?
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