Alberti sceglie la linea morbida, aprendo l’ombrello sulla squadra, già bersagliata da una marea di critiche. Uscire con un risultato positivo dal comunale di Lanciano era tutt’altro che impossibile, se la mentalità fosse stata un'altra rispetto a quella invece messa in mostra dai biancoazzurri. Unico obiettivo: portare a casa il punticino che fa classifica. Anche se gli episodi hanno girato a favore dei padroni di casa la sconfitta è stata pesante, perché evitabilissima. In 95 minuti il San Marino ha effettuato un solo tiro in porta; in quattro partite ufficiali la squadra di Alberti ha realizzato solo due gol. Il primo campanello d’allarme è già scattato. L’attacco è sterile. Ieri il tecnico ha scelto di partire con i due giocatori che hanno giocato di più assieme, Abate e Blanco. Dopo soli tre minuti della ripresa, dentro Villa per il venezuelano, che si è messo in mostra in una sola occasione, quando il direttore di gara Ruini di Reggio Emilia non ha espulso Scrò per un chiaro fallo da ultimo uomo su di lui. Alberti, nel dopo partita, ha sottolineato questo errore dell’arbitro, che indubbiamente poteva cambiare la gara, ma in questo girone occorrerà abituarsi in fretta a questo tipo di sviste. L’espulsione di Luca D’Angelo, poi, ha notevolmente complicato i piani del tecnico, che ha inserito un difensore - Florindo - per togliere una punta - Abate. Il Lanciano ha così preso coraggio, guadagnando metri su metri sul terreno di gioco, fino al gol, arrivato a sei minuti dalla fine.
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