San Marino secondo in classifica ma con la Pro Vasto ci si attendeva di più

San Marino secondo in classifica ma con la Pro Vasto ci si attendeva di più.
Lo scorso anno di questi tempi si annaspava nelle zone calde della classifica con polemiche feroci per le dichiarazioni di Varrella che nel dopo partita non lesinava critiche nei confronti della società. 12 mesi dopo il San Marino si ritrova secondo con una squadra completamente nuova e una rosa infinita dove gli intoccabili dello scorso anno sono diventati rincalzi. Scotti e Tafani restano gli unici superstiti. Diventa un caso Luigi Grassi. Non ha le caratteristiche per giocare davanti alla difesa. Non basta avere un piede educato per ricoprire il ruolo chiave. Evani deve dare una scadenza a questo esperimento che disorienta, prima il giocatore, poi la squadra. Grassi dietro, poi davanti, e naturale conseguenza fuori già all’intervallo. Così facendo si rischia di perdere un giocatore in grado di fare la differenza solo se gioca nel ruolo naturale di seconda punta o al massimo di esterno offensivo nel 4-3-3 che tanto piace ad Evani. Nella seconda parte dell’incontro la squadra con il 4-4-2 è sembrata molto più ordinata ma solo per una ventina di minuti. Subìto il secondo gol, Cammarata si è letteralmente bevuto Ligi e Bergamini, bravi, ma ancora acerbi contro centroavanti di questa astuzia, Evani ha completamente stravolto tatticamente la squadra inserendo Guaita e Baldini. In quel momento di confusione totale solo la prodezza del singolo poteva risolvere le cose e così è stato. Alessandro Cesca con questa categoria non ha niente a che fare. Il girone risulta convulso e la sensazione è che ci sia una grande pochezza. Il San Marino è con Nocerina e Lucchese la squadra più attrezzata. Dopo più di un mese di campionato però occorre fermare gli esperimenti e cominciare a dare a questa squadra un'identità e una mentalità vincente, se questa fosse stata già acquisita la Pro Vasto non sarebbe venuta all’Olimpico a fare la voce grossa.

Lorenzo Giardi

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