Alla fine è un tris amaro per tutti. Per la Slovenia che vince ma è seconda nel girone e per il sogno mondiale ci vorranno le sofferenze supplementari dei play off, per San Marino perché una gara di ordine e sacrificio si poteva chiudere con un passivo meno passivo, magari due anziché tre gol. Il varo del 4-2-3-1 ragionato da Mazza è una buona idea anche se qualche assenza pesante costringe il C.T. a chiedere gli straordinari agli abili e arruolati. Funziona il filtro, bello l’atteggiamento. Alti e pronti a ripartire nonostante un Selva con polpaccio malconcio garantisca meno del solito in fase di uscita e la fisicità degli sloveni solleciti soprattutto i meccanismi difensivi. Il vantaggio ospite a metà tempo è una carambolona con botta di sfortuna. Angolo pizzicato e palla che va praticamente a sbattere sull’ignaro crapone di Novakovic che si consacra eroe quasi senza accorgersi. Dove non arriva la buona organizzazione sammarinese, arriva la famiglia Simoncini: Davide appiccicato a Dedic, Aldo ad inventarsi tre parate prodigiose. Il raddoppio per arrivare arriva al termine di un’azione molto bella: percussione di Jokic fino in fondo e scarico per Stevanovic che nel frattempo ha fatto il movimento giusto e si è smarcato. Il tris, quello eccessivo, lo firma Suler ma solo perché nessuno è riuscito a calciar via il pallone, a convertire in oro il miracolo di Aldo Simoncini. Finisce 0-3 e finisce anche un biennio, forse un ciclo. Chissà chi dopo Giampaolo Mazza, oppure perché no, ancora Giampaolo Mazza.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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