Sesto posto, 21 punti in classifica. Un ruolino che permette di sperare in un posto al sole in un campionato anomalo dove solo una formazione scenderà in serie D. Tutto è ancora possibile. Preclusi solo i due estremi: il primato, ormai troppo lontano, e la retrocessione per lo stesso motivo. Una riflessione però va fatta: se il San Marino replicasse gli stessi punti conquistati all’andata raggiungerebbe quota 42, che in un campionato normale come furono quelli precedenti a 18 squadre, significherebbe salvezza risicata o play out. Cosa succederà nel girone di ritorno è difficilmente comprensibile. Di certo c’è che la società ripartirà senza Alessandro Cesca. Petrone sta manipolando la sua creatura dal punto di vista del gioco, qualcosa si è già visto a Carrara, per poter presentare un San Marino competitivo anche senza colui che in un anno e mezzo in biancoazzurro ha segnato 26 gol. Davide Poletti ha già assunto i gradi di capitano, Guerrino Gasparello, sarà responsabilizzato a lui il compito di sorreggere tutto il peso dell’attacco. Anche in mezzo al campo nonostante le voci non cambierà nulla: fiducia ad Amantini, Del Sole, Pigini e Loiodice che garantiscono alla società anche euro dal minutaggio. Nel video l'intervista a Mario Petrone (Allenatore San Marino)
Lorenzo Giardi
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