Scherma, agli Europei Italia con luci e ombre
A salvare la baracca è il solito fioretto, dal quale arrivano sei medaglie e, soprattutto, l'unico oro di Novi Sad. Conquistato dalla squadra femminile, nello specifico dal quartetto Volpi-Mancini-Errigo-Cini. Superate agilmente Ucraina e Germania, le azzurre hanno sconfitto la grande dominatrice di questi Europei, la Russia, stesa dopo un tiratissimo 41-40. Deciso dalla freddezza di Alice Volpi, che negli ultimi 15” ribalta le sorti della finale con due stoccate vincenti sulla Ivanova, l'ultima delle quali arrivata con 3” sul cronometro. Fiorettiste bene anche nel singolare col bronzo di Volpi e l'argento di Arianna Errigo, che dopo aver eliminato la compagna ha perso 15-9 la finale con la russa Inna Deriglazova. È il primo oro europeo non italiano dal 2012, nella specialità.
È mancato solo l'acuto invece nel fioretto maschile, anche se Daniele Garozzo c'è andato vicinissimo. Dopo il 15-11 sul ceco Choupenitch, Garozzo si ritrova in finale con Aleksej Cheremisinov, contro il quale, a Tbilisi 2017, aveva vinto l'oro. E il 14-11 con cui comanda sembra il prologo della replica, invece il russo fa quattro punti filati e fa sua la vittoria per 15-14. Cheremisinov che in semifinale aveva matato 15-12 l'altro azzurro Giorgio Avola, fermatosi al bronzo. Avola e Garozzo che si sono presi un argento anche nella gara squadre, in compagnia di Cassarà e Foconi. A fermarli, all'ultimo atto, è stato ancora Cheremisinov, vincente 45-38 con la sua Russia.
Le restanti due medaglie sono arrivate sempre dalle squadre: argento dalla sciabola, con Montano, Samele, Berrè e Curatoli sconfitti 45-33 con l'Ungheria, e bronzo dalla spada, con Cimini, Enrico Garozzo, Fichera e Santarelli impostisi 45-29 nella finalina con la Svizzera. Per il resto dominio della Russia – con 6 ori – e secondo posto alla Francia, che nonostante le due medaglie in meno vince un oro in più e ci frega.
RM