Al Grand Prix di Torino l'Italia fa incetta di medaglie – 4 su 8 disponibili – ma manca l'acuto d'oro, solo sfiorato, nel tabellone femminile, da Alice Volpi. Come nella finale iridata di Lipsia è la campionessa olimpica Inna Deriglazova a stopparla sul più bello, imponendosi con un perentorio 15-9. La senese arriva a giocarsi il primo posto dopo un cammino quasi perfetto: fa fuori prima le connazionali Cipressa e Sinigalia, poi la russa Martyanova e la francese Thibus e accede in finale col 15-9 su Valentina De Costanzo. In finale regge fino al 7 pari, poi la russa strappa e le concede solo altri due punti.Un ultimo atto saldamente in mano alla campionessa del mondo, che paradossalmente ha rischiato molto di più nella semifinale con Arianna Errigo. L'azzurra si era portata sul 14-8 e a quel punto erano 7 i match point a disposizione: e invece arriva il clamoroso rimontone della Deriglazova, incredibilmente capace di ribaltarla e di imporsi 15-14. L'amaro bronzo della Errigo fa da contraltare a quello di Valentina De Costanzo al suo primo podio di Coppa del Mondo. Con uno scalpo eccellente in saccoccia tra l'altro, perché negli ottavi ha fatto fuori per 15-13 la numero uno del ranking, l'americana Lee Kiefer.
Se tra le donne arrivano tre medaglie su quattro, nel tabellone maschile accade l'inverso. Qui c'è il bronzo di Alessio Foconi, che da queste parti era il campione in carica. Il romano distrugge il tedesco Schoppa e il giapponese Suzumura, poi un ostico ottavo con l'atleta di Hong Kong Cheung – 15-13 – e il successo nel quarto col compagno di squadra Garozzo. Quindi la semifinale col bronzo olimpico di Rio Timur Safin, al quale tiene testa fino al 12 pari, cadendo poi sotto tre stoccate filate del russo. Un 15-12 molto simile al 15-13 che Safin incassa nella finale con l'americano Alexander Massialas, arrivato a giocarsi l'oro grazie al successo sul francese Lefort. L'equilibrio della finale viene rotto solo nelle ultime battute, quando Massialas si costruisce il match point, lo capitalizza e conquista il Grand Prix, consolidando il primato nel ranking.
RM
Se tra le donne arrivano tre medaglie su quattro, nel tabellone maschile accade l'inverso. Qui c'è il bronzo di Alessio Foconi, che da queste parti era il campione in carica. Il romano distrugge il tedesco Schoppa e il giapponese Suzumura, poi un ostico ottavo con l'atleta di Hong Kong Cheung – 15-13 – e il successo nel quarto col compagno di squadra Garozzo. Quindi la semifinale col bronzo olimpico di Rio Timur Safin, al quale tiene testa fino al 12 pari, cadendo poi sotto tre stoccate filate del russo. Un 15-12 molto simile al 15-13 che Safin incassa nella finale con l'americano Alexander Massialas, arrivato a giocarsi l'oro grazie al successo sul francese Lefort. L'equilibrio della finale viene rotto solo nelle ultime battute, quando Massialas si costruisce il match point, lo capitalizza e conquista il Grand Prix, consolidando il primato nel ranking.
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