Scherma e pallanuoto: c'è un Italia che gioisce
Quote rosa inarrivabili al momento per l'altra metà della pedana: il nome nuovo è quello di Enrico Garozzo, bronzo maschile individuale nella spada.
Steccano invece gli azzurri del fioretto, che festeggiano a fatica e con sorrisi stropicciati il bronzo mondiale, tanto erano divorati dai rimpianti per l'eliminazione per mano cinese in semifinale. Certo Cassarà, Avola, Baldini e Aspomonte avrebbero reso la vita più dura ai francesi, iridati dopo l'informale 45-25 nei confronti degli asiatici.
Situazione simile se trasferita in acqua: il Setterosa vola in semifinale continentale, affondando – è il caso di dirlo – la nazionale greca nei quarti. Una partita tutt'altro che semplice, che assume i contorni dell'impresa epica sotto la pioggia di Budapest. Acqua su acqua, in una sfida che la Asimaki prolunga con il gol del 7-7 a 7'' dalla fine, per le reazioni comprensibilmente antitetiche delle due panchine, entrambe scattate in piedi. E le analogie finiscono qui. Duello da risolversi ai calci di rigore, dove la protagonista assoluta è Giulia Gorlero, che blinda la porta azzurra respingendo i tiri dai 5 metri di Tsoukala e Charalampidi. Impeccabili – di contro – le azzurre, che forti dell'11-9 finale affronteranno la nazionale olandese per un posto in finale contro la vincente tra le ungheresi padrone di casa e la Spagna campione del mondo.
LP