Un nuovo intervento, nella notte, quello inizialmente escluso ieri. Ma l'evoluzione di ora in ora richiede attenzione e decisionismo. Eliminato parte dell'ematoma, ridotta la pressione sul cervello. Un bolletino letto a metà mattina accende una speranza molto flebile e molto controllata. “Il paziente resta fragile” è la risposta a chi azzarda una domanda sul miglioramento delle condizioni. Schumacher ha reagito da campione, ma la battaglia con la vita resta aperta. Escluso il trasferimento in Germania, giudicato al momento troppo rischioso. Il realismo impone la massima prudenza, ma un leggero ottimismo trapela dal quinto blindatissimo piano della clinica di Grenoble dove hanno accesso solo i familiare più stretti e questa mattina Sabine Kehm, storica manager del campione che ha precisato con deformazione professionale come Schumi abbia urtato un sasso che poi lo avrebbe sbattuto sulla roccia. Cose da Procura di Albertville che ha aperto un'inchiesta. Dentro l'ospedale la situazione è stabile, qualche volto è più disteso a pensa a gestire una situazione che sa di post emergenza. Non verranno, ad esempio, organizzati altri incontri con i giornalisti, né saranno emessi altri bollettini se non in presenza di significative novità. Necessità, dicono, di allentare la morsa sulla famiglia di Schumacher, ma anche segno che il campione sta lottando alla grande.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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