La pista più iconica dello sci mondiale, la terribile Streif riserva una sorpresona all'Italia. Partito con il pettorale numero 43, Florian Schieder carabiniere di Castelrotto 27 anni, una carriera costellata di infortuni, ha realizzato un'impresa assolutamente improbabile alla vigilia. Partito cauto sulla Mausefalle, la temibile “trappola per topi”, dove si raggiungono i 100 km/h in meno di tre secondi, si è poi scatenato nella parte centrale della Streif, recuperando 95 centesimi di svantaggio dal leader della gara, Vincent Kriechmayr (campione del mondo nella disciplina a Cortina d’Ampezzo nel 2021) fino ad arrivare a un soffio dall’austriaco. Diagonale spaccaossa perfetta e schuss finale a grande velocità, secondo, staccato di soli 23 centesimi. Terzo lo svizzero Niels Hintermann, a 31 centesimi.
Gli altri italiani nei primi 30, e dunque a punti: quinto Dominik Paris (miglior gara della stagione), 17esimo Mattia Casse, 22esimo Christof Innerhofer. Tornando a Schieder a Cortina, due anni fa, proprio dove Sofia Goggia oggi ha trovato l'ennesimo trionfo, nella discesa libera femminile, sull'olimpica delle Tofane, si lesionò il crociato del ginocchio destro. A fine ottobre un nuovo intoppo lo portò sotto i ferri (e addio Olimpiadi a Pechino). Così tornò in gara un anno e mezzo dopo, nel novembre del 2022. I suoi risultati erano in crescita: 13esimo in Val Gardena, nei 20 a Wengen Ed oggi l'Italia ritrova un altro ottimo discesista, capace di chiudere secondo sulla Streif.