Ancora Italia sul podio di slalom. Cambia la firma, a Kitz fu Deville, a Schladming Stefano Gross. Secondo nello speciale nel nuovo millennio, versione serale con tante luci e 45.000 persone nel parterre. Da Deville a Gross, quindi, è una storia tutta trentina e un secondo posto in rimonta con una manche strepitosa e senza quel marziano di Hirscher che oltre tutto corre in casa, poteva quasi materializzarsi qualcosa di magico. Bellissimo comunque il duello e dolcissimo il verdetto: ha potenziale, non soffre la pressione nemmeno con quel cognome così ingombrante ed evocativo, Gross. E questa è indubbiamente la sua stagione se è vero che è partito da Beaver Creek con il pettorale numero 40 e che ora ha conquistato il primo sottogruppo, quello dei magnifici 7. L’altra non da segni importanti. L’atteso Deville spinge troppo e inforca, l’olimpionico Razzoli tira troppo il freno a mano e chiude quattordicesimo, Moelgg esce nella seconda che Thaler, due erroracci nella prima, non disputa nemmeno. Il circo bianco torna sabato e domenica. A Garmisch discesa e superG tornano tocca agli uomini jet.
Roberto Chiesa
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