La differenza principale è la qualità del Parma perché Marino che lascia in panca Candreva e Crespo è un segno inequivocabile. Ma la differenza per un tempo è anche di personalità. Il Cesena gioca in casa, però la palla è sempre o quasi nei piedi del Parma. Jimenez si accende ad intermittenza, tocca a Giaccherini sacrificarsi in copertura e ripartire. Bogdani si batte come un leone tra i due centrali: Giak intuisce la dormita e spara, Mirante vola in angolo, ma sarà proprio dall’angolo che i bianconeri vanno inaspettatamente avanti. Bogdani di testa è praticamente immarcabile, si gonfia la rete dell’1-0. Ma cambia poco, il giropalla è tutto ospite, Antonioli bravissimo a scegliere il tempo su Bojinov, ma il pari è nell’aria e ci mancherebbe. E’solo il modo a lasciar tutti un po’ così: palla morbidissima, Zaccardo pare per una sponda e invece la traettoria muore nell’angolo. Esultanza scomposta, reazione della tribuna. Il campione di Berlino spiega.
Benalouane non arriva sul traversone, si dice perché trattenuto.
Il primo soffio di ripresa è un numero di Marquez su Ceccarelli, i piedi sono montati al contrario.
Il Parma a tratti sembra fare allenamento e da l’impressione di poter affondare a piacimento. Marquez per la corsa di Valiani, esterno della rete. Ficcadenti si preoccupa e vuole Caserta per Schelotto, poi Malonga per l’esausto Jimenez. Dopo aver dominato mezz’ora il Parma va fuori giri. Caserta verticalizza per Parolo, ma è solo angolo. Squadre più lunghe e ora è match da tripla. Ighalo, nuovo entrato, murato ad un passo dalla libidine, poi è Mirante a superarsi su Caserta. Adesso il pari è giusto. Poi Caserta arma Giaccherini che si divora l’impossibile. Ora il pari non è più giusto. Ma è quel che passa il convento.
Roberto Chiesa
Benalouane non arriva sul traversone, si dice perché trattenuto.
Il primo soffio di ripresa è un numero di Marquez su Ceccarelli, i piedi sono montati al contrario.
Il Parma a tratti sembra fare allenamento e da l’impressione di poter affondare a piacimento. Marquez per la corsa di Valiani, esterno della rete. Ficcadenti si preoccupa e vuole Caserta per Schelotto, poi Malonga per l’esausto Jimenez. Dopo aver dominato mezz’ora il Parma va fuori giri. Caserta verticalizza per Parolo, ma è solo angolo. Squadre più lunghe e ora è match da tripla. Ighalo, nuovo entrato, murato ad un passo dalla libidine, poi è Mirante a superarsi su Caserta. Adesso il pari è giusto. Poi Caserta arma Giaccherini che si divora l’impossibile. Ora il pari non è più giusto. Ma è quel che passa il convento.
Roberto Chiesa
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