La Befana arriva per il Teramo qualche ora prima del previsto. La capolista trova nella calzetta l’arbitro Matteo Milani, vero protagonista dell’incontro. Espelle 3 giocatori, l’allenatore ed un uomo della panchina, tutti del Cesenatico. Il Teramo, fino a quel momento sotto di un gol, trova spunti e spazi per segnare tre reti e andare in fuga in classifica. Inizio equilibrato con le due squadre a studiarsi. Al primo sussulto il gol. Punizione dalla trequarti di Teodorani. Genestreti, a centro area, gira di testa e batte Farò. 28’. Borrelli centra per Gambino. Di Leo vola a deviare il colpo di testa. 36’. Ancora Gambino di testa. Questa volta la palla va fuori. 43’. Ingenuità di Karim Bari a centrocampo. L’arbitro estrae il cartellino rosso. Giusta decisione. Ripresa frizzante. All’8’, su cross di Borrelli, Groppi spara nella propria porta. Autogol clamoroso ma l’arbitro non convalida per un precedente fallo sul giocatore. 12’. Di Leo ferma un tiro telefonato di Gambino. 18’. Iniziano le docce anticipate. Il primo è mister Wilmer Ferri. Espulso per proteste. 21’. Di Leo fa il miracolo su colpo di testa a botta sicura di Orta. Incredibile il colpo di reni del portiere. Pareggio Teramo al 23’ Perrotta è solo davanti a Di Leo, probabilmente in fuori gioco. Di Leo tampona ma nulla può sulla ribattuta di Costa Ferreira. 24’. Continua la decimazione del Cesenatico. Questa volta tocca a Farabegoli raggiunto quattro minuti dopo da Rossi. Il Cesenatico in otto resiste fino al 34’ quando su cross di Borrelli, Orta spedisce al volo alle spalle di Di Leo. Orami non c’è più partita e al 46’ il Teramo va in gol per la terza volta con Orta che, liberato da un colpo di tacco di Ferreira batte l’incolpevole Di Leo. 3-1, un risultato bugiardo per un Cesenatico coraggioso.
Piero Arcide
Piero Arcide
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