Al Rimini manca solo il primo quarto d’ora, poi l’esondazione di palle gol si traduce solo in un punto. In fondo è anche il bello del calcio. Ma non raccontatelo a quelli di D’Angelo che prendono due traverse, sbagliano un rigore e almeno 7 occasioni. Il Trivento in senso stretto non ruba nulla fa una partita onestissima che si mette subito bene. La mischia paludosa premia gli ospiti, inaspettatamente avanti dopo una manciata di minuti. Di lì in poi solo Rimini, una lunga rincorsa frenata appena dal campo pesante. E tutto mentre i molisani sono ridoti in dieci dalla sciocchezza che costa il doppio giallo a Guglielmi. L’ultima idea prima del té è di Olcese, idea sulla quale si allunga il portiere.
Ripresa: D’Angelo chiama Baldazzi e si mette a 3. Il nuovo entrato timbra la traversa e l’aria sul Neri si fa pesante. Sembra una persecuzione anche il secondo legno, la testa di Ragatzu non aveva altri ostacoli. Ma quando Baldazzi prende la mira e la gira nell’angolo lontano tutti avrebbero giurato che il raddoppio sarebbe arrivato di lì a poco. Invece nemmeno un rigore che Olcese si fa respingere e nemmeno un tre contro zero servono per gonfiare ancora la rete. Uno a uno, a gonfiarsi è solo il fegato.
Roberto Chiesa
Ripresa: D’Angelo chiama Baldazzi e si mette a 3. Il nuovo entrato timbra la traversa e l’aria sul Neri si fa pesante. Sembra una persecuzione anche il secondo legno, la testa di Ragatzu non aveva altri ostacoli. Ma quando Baldazzi prende la mira e la gira nell’angolo lontano tutti avrebbero giurato che il raddoppio sarebbe arrivato di lì a poco. Invece nemmeno un rigore che Olcese si fa respingere e nemmeno un tre contro zero servono per gonfiare ancora la rete. Uno a uno, a gonfiarsi è solo il fegato.
Roberto Chiesa
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