Inizia male la trasferta a Sesto San Giovanni del San Marino Calcio, sotto di un punto al quinto minuto con il gol di Ruffini. Manca la reazione dei Titani e i padroni di casa sfiorano il gol in più occasioni, durante le quali si dimostra bravo Colombo ai pali. Nella ripresa, al 24' arriva la prima vera occasione per il San Marino calcio, che guadagna il pareggio con un colpo di testa di Meloni. San Marino che avrebbe di nuovo la palla buona per la vittoria, con Volpato, che purtroppo spreca.
L'analisi della partita
In settimana i proclami erano stati chiari: basta applausi, occorre fare punti e l’unica cosa che conta è muovere la classifica. Previsione rispettata alla lettera: il San Marino gioca a Sesto San Giovanni una delle peggiori partite dell’era Buglio. I padroni di casa dominano in lungo ed in largo, schiacciano i biancoazzurri, che vengono seppelliti a centrocampo dalla superiorità numerica dei milanesi che arrivano sempre primi sul pallone. Grande difficoltà per il duo Bolla – De Feudis, poco protetti, in particolare i due esterni, Perrotta e Meloni perdono quasi tutti i duelli diretti con Salvi e Ruffini e non è un caso che quest’ultimo abbia trovato il modo di concludere indisturbato. La rivoluzione tattica annunciata dopo la gara con lo Spezia non c’è stata. L’unico a pagare è stato Danilo Vitali, per Adriano Fiore solo panchina, giocatore del quale in questo momento c’è bisogno e lo dimostra il suo ingresso nella ripresa che ha dato maggior vivacità. C’è da dire che senza Berardi e Procopio, Buglio si trova di fronte a scelte obbligate, poche soluzioni e fortunatamente per i Titani Perotta è stata una piacevole sorpresa. Il tecnico viareggino nel secondo tempo rivoluzione completamente la squadra: è accaduto a Sanbenedetto con lo Spezia e ieri a Sesto San Giovanni con risultati alterni. Questo però potrebbe fare sorgere un dubbio sul modulo adottato. Con il 4 2 3 1, appositamente studiato per far coesistere 3 punte - Piovaccari o Volpato- Villa e Meloni, ha funzionato sostanzialmente nelle gare vittoriose con Fermana e Ravenna, per il resto Buglio ha dovuto sempre porvi rimedio. Lo scorso anno il San Marino ha ottenuto i migliori risultati con il classico 4 4 2 che garantirebbe probabilmente maggiore copertura alla difesa e soprattutto permetterebbe di sfruttare un potenziale offensivo che poche squadre possono annoverare, con Piovaccari e Volpato insieme dall’inizio. E’ dunque la posizione di Alberto Villa ad essere equivoca. Villa punta, mezzapunta o trequartista? Il classico 9 e mezzo, che tanto fastidio dà agli allenatori.
L'analisi della partita
In settimana i proclami erano stati chiari: basta applausi, occorre fare punti e l’unica cosa che conta è muovere la classifica. Previsione rispettata alla lettera: il San Marino gioca a Sesto San Giovanni una delle peggiori partite dell’era Buglio. I padroni di casa dominano in lungo ed in largo, schiacciano i biancoazzurri, che vengono seppelliti a centrocampo dalla superiorità numerica dei milanesi che arrivano sempre primi sul pallone. Grande difficoltà per il duo Bolla – De Feudis, poco protetti, in particolare i due esterni, Perrotta e Meloni perdono quasi tutti i duelli diretti con Salvi e Ruffini e non è un caso che quest’ultimo abbia trovato il modo di concludere indisturbato. La rivoluzione tattica annunciata dopo la gara con lo Spezia non c’è stata. L’unico a pagare è stato Danilo Vitali, per Adriano Fiore solo panchina, giocatore del quale in questo momento c’è bisogno e lo dimostra il suo ingresso nella ripresa che ha dato maggior vivacità. C’è da dire che senza Berardi e Procopio, Buglio si trova di fronte a scelte obbligate, poche soluzioni e fortunatamente per i Titani Perotta è stata una piacevole sorpresa. Il tecnico viareggino nel secondo tempo rivoluzione completamente la squadra: è accaduto a Sanbenedetto con lo Spezia e ieri a Sesto San Giovanni con risultati alterni. Questo però potrebbe fare sorgere un dubbio sul modulo adottato. Con il 4 2 3 1, appositamente studiato per far coesistere 3 punte - Piovaccari o Volpato- Villa e Meloni, ha funzionato sostanzialmente nelle gare vittoriose con Fermana e Ravenna, per il resto Buglio ha dovuto sempre porvi rimedio. Lo scorso anno il San Marino ha ottenuto i migliori risultati con il classico 4 4 2 che garantirebbe probabilmente maggiore copertura alla difesa e soprattutto permetterebbe di sfruttare un potenziale offensivo che poche squadre possono annoverare, con Piovaccari e Volpato insieme dall’inizio. E’ dunque la posizione di Alberto Villa ad essere equivoca. Villa punta, mezzapunta o trequartista? Il classico 9 e mezzo, che tanto fastidio dà agli allenatori.
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