Sfuma per il San Marino, il sogno promozione. Lo sfogo di Germano De Biagi
C’è un meccanismo perverso che non permette al San Marino calcio di raggiungere i risultati nonostante, sia una delle società che spende più di altre, in termini di risorse economiche. Anche in questa stagione, oltre due milioni di euro, per costruire una squadra vincente. Se in categorie superiori non basta spendere soldi per vincere (vedi Verona in prima divisione o Torino in serie B) in Seconda Divisione,dove i valori tecnici sono diversi, e dove ci sono tantissime società al collasso, chi ha la fortuna di poter disporre di un simile budget non può permettersi di fallire. E allora una domanda è spontanea: cosa manca al San Marino per fare il salto di qualità? Sicuramente una piazza all’altezza, ieri l’ennesima dimostrazione. Ma questo è un dettaglio perché, il Chievo è in serie A da anni, ed è un quartiere di Verona. Il San Marino calcio è un società sana dal punto di vista dei bilanci, ma la realtà è che dopo dieci anni di professionismo, c’è ancora molta approssimazione in termini di gestione di risorse umane. La cura dei dettagli è quasi nulla. L’ultimo mese è stato gestito in modo casereccio. Via Evani, secondo in classifica a due giornate dalla fine. Doveva essere, casomai, fatto prima. Squadra in mano al preparatore atletico Enrico Mendo, che è solo una vittima, perché le responsabilità non sono le sue. Il San Marino, ha raggiunto per la prima volta il secondo posto e per la prima volta una finale play-off. Non è tutto da buttare, Germano De Biagi deve solo correggere il tiro, e rivedere gli assetti societari. Nel video l'intervista a Germano De Biagi dopo la partita con il Gubbio
Lorenzo Giardi
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