Riparte la Coppa del Mondo di sci, e lo fa dalle certezze. Lo slalom gigante è terreno di caccia per lo statunitense Ted Ligety, detentore del titolo iridato di specialità. E nulla sembra cambiato: la prima dell'anno sembra corrersi sull'Olimpo, piuttosto che a Soelden. I tre là davanti, infatti, non sembrano nemmeno umani. Sempre Pinturault e Hirscher ad insidiare Ligety, che pare però poterla perdere solo volendo: al termine della prima dell'anno il distacco sul transalpino è di 79 centesimi, addirittura sopra il secondo l'austriaco detentore della Coppa del Mondo 2013. Il solo Ted Ligety ad abbattere il muro dei due minuti, per festeggiare il terzo successo consecutivo sul tracciato austriaco di Soelden. Il ritorno di Bode Miller con pettorale numero 32 porta ad un diciannovesimo, che poteva essere tredici non fosse stato per una spenta seconda manche; bene Svindal, il primo di quelli fuori dal podio. L'Italia sonnecchia e si aggrappa all'infinito Max Blardone, che a 34 anni suonati si piazza diciassettesimo. Non si poteva chiedere il miracolo a Moelgg, uscito dall'ospedale dieci giorni fa. Ma la carenza di qualità ed aggressività nel team azzurro desta più di qualche preoccupazione.
Luca Pelliccioni
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