L'uomo del giorno in serie A è Pietro Aradori: è l'unico ad essere andato sempre in doppia cifra nelle prime tredici giornate e con i 26 punti di ieri sera ha trascinato Reggio Emilia all'impresa contro Milano. Una Milano nel pieno di una crisi di identità culminata con un dicembre nero fatto tra Italia e Europa di 2 vittorie e 7 sconfitte. Una sconfitta maturata sul neutro di Bologna con la quale la squadra di Repesa ha anche riaperto la corsa al titolo di campione d'inverno. Perchè due punti sotto, con appena due punti sotto c'è Venezia. Sette le vittorie consecutive dei lagunari che hanno passeggiato anche a Varese sulla panchina della quale debuttava e debuttava male Attilio Caja al posto del silurato Moretti. Sarà una volata che però dice ancora Milano che deve gestire i due punti di vantaggio e un calendario migliore: Pesaro e Cantù per Armani, Sassari e Brindisi per la Reyer. Reggio e Venezia quindi, ma anche Avellino. Che dopo un momento di difficoltà ha innestato la marcia giusta e del resto il trentello rifilato ad una ansimante Capo d'Orlando che ha perso anche Fitipaldo non poteva che confermare il trend. Bene anche Brindisi che schianta Caserta e con 4 vinte nelle ultime 6 Meo Sacchetti ha preso per mano una squadra che ha saputo tenere duro anche quando i tanti infortuni l'hanno costretta ai minimi termini. Cantù batte Cremona nel derby dei nuovi allenatori e dunque fa festa al debutto Kiril Bolshakov, mentre il problema di Cremona non era Cesare Pancotto e ad arrampicarsi verso una salvezza quasi impossibile sarà Paolo Lepore. E in chiave final eight si rilancia anche Trento che vince a Brescia per la seconda vittoria consecutiva che sa già di mini striscia.
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