Lo sport va alla Guerra Fredda

Lo sport va alla Guerra Fredda.
Lo sport chiude per neve e fino a nuove disposizioni. La decisione è figlia del buon senso e di una direttiva del coordinamento della Protezione Civile alla quale –spiega il Segretario Generale del Comitato Olimpico Eros Bologna- abbiamo dato immediatamente attuazione. Tutti gli impianti sono sotto osservazione e sono in corso le verifiche tecniche per accertarne la tenuta. Il problema numero uno è il peso che la neve esercita sui tetti, specie su quelli a copertura piatta e sulle strutture più vecchie. Piegato dall’inferno bianco il Bocciodromo di Borgo, ma c’è preoccupazione anche per la piscina dei Tavolucci. Non va meglio alla stand del Tiro a Volo in località Ciarulla colpito duro dalla neve scatenata dell’ultima settimana. Non preoccupa lo stadio, solo la zona spogliatoi sulla quale da tempo esiste il progetto di rifacimento completo. Comunque vista la situazione degli altri campi il calcio non ha prospettive di poter ricominciare a breve l’attività. Il tennis ha i palloni a terra, e non sono agibili per non dire sommersi gli impianti per la pratica di sport all’aperto.
Non c’è una data di apertura. Sul lavoro di verifica e ripristino incombono le previsioni meteo di un lugubre week end. Se ne riparla, se del caso, da lunedì.

Roberto Chiesa

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