Tante occasioni sbagliate per il San Marino

Tante occasioni sbagliate per il San Marino.
Lo giri, lo ribalti, ma da ogni angolo lo osservi, è uno zero a zero strano, che si potrebbe archiviare con la consueta frase “non voleva proprio entrare”. Poi però vivisezionando i 90 minuti le cose sono diverse. Intanto nel dopo partita troppi visi sorridenti stridono, perché il risultato non può soddisfare un San Marino che alla vigilia quel punto non lo avrebbe sottoscritto.
Le tante occasioni mancate, se da un lato sono indice di una crescita sostanziale, dovuta in particolare all’ottimo stato di forma di alcuni singoli come Andrea Chiopris Gori, dall’altro sono il frutto di un’anemia sottoporta che comincia a preoccupare. 8 gol fatti in 11 incontri sono davvero una cifra esile.
Christian Longobardi, autore della metà fino a qui delle reti realizzate, continua ad attraversare un periodo non troppo fortunato. Bloccato lui, per i titani diventa un problema trovare la via della rete. Petrone, ha senza dubbio dato una registrata alla difesa, protetta meglio dal centrocampo e salita di tono. L’innesto di Francesco Baldini, che vedremo in campo domenica prossima a Carrara, dovrebbe garantire esperienza e tranquillità ad un reparto a cui mancava il leader.
Capitolo arbitri. Severamente contesta la direzione di Paolemilio che avrebbe negato due rigori solari al San Marino: il primo su Longobardi chiuso in sandwich dai due difensori centrali del Rovigo, penalty sacrosanto non accordato, e proprio al 95’ il mani in area di Castellan non visto dalla terna. Una terna quantomeno imparziale, perché se ha sbagliato in favore del Rovigo, c’è anche un gol ai più parso regolare annullato ai veneti, primo episodio dubbio della partita.

Lorenzo Giardi

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