Un nubifragio di palle gol non è bastato per battere una squadra solida, organizzata e nelle cui fila giocano giocatori di qualità. Interessante quello che ha detto il tecnico friulano Giuliano Zoratti. Il San Marino è devastante davanti, ma dietro qualcosa concede. Sbavature errori permettono quasi sempre agli avversari di poter sperare nel colpaccio. E il volto di Zoratti lo testimoniava. L’Itala San Marco ha strappato tre punti quasi da non credere in casa di una squadra capace di costruire una mole di gioco sopra lo standard e palle gol a ripetizione. Appunti tattici: nella ripresa Evani ha tolto Sorbera, Pennucci e Massaro, vale a dire due difensori anche se uno mascherato da centrocampista, per inserire Furlan, Guaita e Gasparello. Due esterni offensivi, più un attaccante puro che si sono aggiunti a Cesca, Grassi e Poletti già in campo. Squadra molto sbilanciata e priva di ogni protezione. Poteva finire 5-1 per il San Marino così non è stato per una miriade di circostanze negative che impreziosiscono il calcio e la sua imprevedibilità. La sconfitta, però, non ha prodotto scossoni biblici. Il San Marino resta al secondo posto, seppur in coabitazione con il Prato a –3 dalla Lucchese. Dal punto di vista della prestazione nessun passo indietro, anzi, all’olimpico si è visto il miglior San Marino della stagione. Occorre rimuovere smaltire velocemente per presentarsi a Nocera Inferiore nelle migliori condizioni per riprendere la corsa.
Lorenzo Giardi
Lorenzo Giardi
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