Per la Repubblica si è trattato di un ritorno alla grande sulla scena sportiva internazionale, dopo aver perso il gran premio di Formula Uno. La ricaduta economica e turistica però, com’era prevedibile, non è stata eccellente. Sostiene Paolo Rossi, presidente dell’Unione operatori turistici: “Sarebbe meglio se gli eventi sportivi si svolgessero in territorio. Era logico che i turisti avrebbero scelto le strutture alberghiere vicine all’autodromo. I nostri hotel non hanno lavorato a pieno regime. L’ho sempre detto – continua – se ogni federazione sportiva organizzasse un evento, faremmo il pieno. Personalmente ho clienti che vengono ogni anno da Roma solo per il tiro a segno, tanto per fare un esempio”. Decisamente più positivo il bilancio di Stefano Raggi, presidente del Consorzio 2000: “Abbiamo occupato almeno 120-130 camere, soprattutto negli alberghi a 4 stelle. I 3 stelle sono andati meno bene, ma per essere il primo anno di Gran Premio siamo partiti col piede giusto, gli anni passati la Formula Uno non otteneva questi risultati”. Soddisfatti sia il segretario al Turismo Paride Andreoli che il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri. “Per San Marino – sostiene il primo – è stata un’operazione di immagine di primissimo spessore. Un plauso allo staff e alle forze dell’ordine che hanno coordinato il piano della mobilità e che sono riuscite in un intento che per molti poteva sembrare un’impresa impossibile”. “La Motogp – ha aggiunto Fabbri – è stata anche la grande occasione per sperimentare una proficua collaborazione con San Marino, che mi auguro possa continuare anche in altri settori. Il gran premio resterà in Riviera per almeno altri 4 anni, avremo quindi l’opportunità di fare ancora meglio”.
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