C'era perfino il cielo giusto, quello nuvoloso, e un venticello che rinfrescava senza disturbare. Sembrava gli dei avessero apparecchiato per il record del mondo di Eliud Kipchoge. E invece il clima da hall of fame esalta Tigist Assefa che in 2 ore 11 minuti e 53 secondi polverizza il precedente primato abbassato di oltre 2 primi. La sensazionale impresa della ventiseienne etiope cancella Brigid Kosgei la cui miglior prestazione mondiale resisteva dall'edizione 2019 della Maratona di Chicago. In campo maschile invece Kipchoge fa pensare al record, al passaggio della mezza è a un'ora zeroventuno, ma quando le lepri che lo scortano si staccano mancano ancora 5 km cala. Rallenta e a un certo punto sembra quasi qualcuno di rincorsa possa rinvenire. Invece passata la crisi, il trentanovenne dimostra di essere ancora lui il vertice della maratona mondiale. Il successo di Berlino è il numero 16 su 19 maratona corse, numeri mostruosi. Con il ritiro di Eyob Faniel, il migliore tra gli azzurri Michel Hofer settantaseiesimo in 2 ore 22'12''. Tra le donne Romina Casetta 2 ore 56'45''.