Tempo di conti e bilanci dopo tre partite di top 16, divisi luci ed ombre sui migliori parquet europei e grandi sorprese o amare delusioni al termine dei 40 minuti reali di gioco.
Il gruppo E è quello più fedele alle potenzialità delle formazioni: le tedesche Berlino e Bamberga ultime con tre sconfitte. All'opposto della classifica ci sono Real e CSKA a punteggio pieno. I russi sono la miglior formazione in quanto a tiri in movimento, con le migliori percentuali di realizzazione sia da 2 che da 3, potendo inoltre contare su un Khryapa senza eguali sotto i vetri: 29 rimbalzi in tre partite, 24 dei quali in difesa. Efes e Panathinaikos seguono con due vittorie, tenendosi dietro Malaga e Zalgiris, una di quelle formazioni che ci saranno fino in fondo.
L'altro gruppo è quello che regala – fortunatamente – più sorprese. Il Besiktas è la squadra materasso, a braccetto in maniera piuttosto impensabile con il Fenerbahce, che vanta il terzo miglior attacco delle Top 16. Il migliore è quello di Siena, che può vantare due cecchini come Bobby Brown e Ress che hanno fallito – in due – un solo libero dei 39 tirati. La guardia poi, oltre ai 41 punti stampati in faccia a Pianigiani in Turchia, ha anche il miglior rendimento dal campo con 22 tiri su 43 andati a segno. La sua media punti è la più alta delle 16 con 25.67 punti a partita. Non bastasse è il miglior realizzatore dalla distanza, con 9 bombe su 18 andate a segno. Insieme al compagno Dave Moss è anche il giocatore più utilizzato, addirittura 20 minuti in più rispetto a mostri sacri come Spanoulis, Toedosic e Lavrinovic. Proprio il momento buio del numero 7 che l'anno scorso ha trascinato l'Olympiacos al titolo, quest'anno sta truccando le carte – in negativo – alla squadra del Pireo. Tre turnover per uno come lui sono veramente tanti. Planinic del Khimki è il miglior assistman, davanti al solito Bobby Brown. I moscoviti erano partiti fortissimi salvo scontrarsi contro la Montepaschi e registrare la prima sconfitta, così come il Barca che ha un range di 2-1. Saldo negativo per il Maccabi, ma c'è da giurare che alla fine ci sarà da fare i conti – eccome – con gli israeliani. In testa con Siena a punteggio pieno il Caja Laboral: i baschi sono entrati in Top 16 all'ultimo respiro al posto di Milano, e c'è da giurarci che Scariolo – vedendo come sta evolvendo questa fase – si stia mordendo le mani.
Luca Pelliccioni
Il gruppo E è quello più fedele alle potenzialità delle formazioni: le tedesche Berlino e Bamberga ultime con tre sconfitte. All'opposto della classifica ci sono Real e CSKA a punteggio pieno. I russi sono la miglior formazione in quanto a tiri in movimento, con le migliori percentuali di realizzazione sia da 2 che da 3, potendo inoltre contare su un Khryapa senza eguali sotto i vetri: 29 rimbalzi in tre partite, 24 dei quali in difesa. Efes e Panathinaikos seguono con due vittorie, tenendosi dietro Malaga e Zalgiris, una di quelle formazioni che ci saranno fino in fondo.
L'altro gruppo è quello che regala – fortunatamente – più sorprese. Il Besiktas è la squadra materasso, a braccetto in maniera piuttosto impensabile con il Fenerbahce, che vanta il terzo miglior attacco delle Top 16. Il migliore è quello di Siena, che può vantare due cecchini come Bobby Brown e Ress che hanno fallito – in due – un solo libero dei 39 tirati. La guardia poi, oltre ai 41 punti stampati in faccia a Pianigiani in Turchia, ha anche il miglior rendimento dal campo con 22 tiri su 43 andati a segno. La sua media punti è la più alta delle 16 con 25.67 punti a partita. Non bastasse è il miglior realizzatore dalla distanza, con 9 bombe su 18 andate a segno. Insieme al compagno Dave Moss è anche il giocatore più utilizzato, addirittura 20 minuti in più rispetto a mostri sacri come Spanoulis, Toedosic e Lavrinovic. Proprio il momento buio del numero 7 che l'anno scorso ha trascinato l'Olympiacos al titolo, quest'anno sta truccando le carte – in negativo – alla squadra del Pireo. Tre turnover per uno come lui sono veramente tanti. Planinic del Khimki è il miglior assistman, davanti al solito Bobby Brown. I moscoviti erano partiti fortissimi salvo scontrarsi contro la Montepaschi e registrare la prima sconfitta, così come il Barca che ha un range di 2-1. Saldo negativo per il Maccabi, ma c'è da giurare che alla fine ci sarà da fare i conti – eccome – con gli israeliani. In testa con Siena a punteggio pieno il Caja Laboral: i baschi sono entrati in Top 16 all'ultimo respiro al posto di Milano, e c'è da giurarci che Scariolo – vedendo come sta evolvendo questa fase – si stia mordendo le mani.
Luca Pelliccioni
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