Al Tour arrivano le montagne

Adesso che arrivano le montagne più dure, il termometro tocca i 36. Tutto insieme al Tour perchè altrimenti sarebbe una corsa normale. Va bene, sono saltati Froome e Contador, ma che Nibali ce l'abbia così facile è una cattiveria in salsa francese. Intanto perchè Richie Porte e Alejandro Valverde tutto fanno tranne che mollare e distano poco più di 2 mminuti dallo squalo e poi perchè le grandi salite sono da sempre l'humus delle grandi rivoluzioni. Non la tappa di ieri che invece ha fatto sua Kristoff solido e intelligente che col tempo fa ricredere chi sopo la vittoria della Sanremo lo aveva definito outsider. Parte in contropiede a 2 chilometri dall'arrivo e conserva una manciata di metri sul ritorno prepotente del gruppo allungato in volata e regolato da Sagan sempre più in verde, ma sempre rigorosamente secondo. Da oggi le alpi. Nel centenario della nascita di Bartali e nel diciannovesimo anniversario delle morte di Casartelli. Si arriva a Chamrousse, 18 chilometri abbondanti al 7,3 di pendenza. Con una storia da riscrivere. L'ultima volta lassù sopra Grenoble vinse Lance Armstrong. Quindi, nessuno.

Roberto Chiesa

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