E' stata quello che doveva essere, la cronosquadre: e cioè un testa a testa tra le due corazzate: La Bmc e il Team Sky e alla fine così è stato con la formazione statunitense che ha vinto per meno di un secondo poi arrotondato a uno. A 4 secondi la Movistar di Nairo Quintana, la Astana invece è quinta con nibali che carica così altri 35 secondi sul groppone. La prima squadra a scendere sotto il muro dei 33 minuti è stata la svizzera Iam, mentre la buona notizia per i kazaki dell'Astana è che negli ultimi chilometri si è messo davanti Vicenzo Nibali dimostrando così di stare bene. Perchè il Tour comincia praticamente adesso, dopo il riposo, con la decima tappa. Saranno i Pirenei nella Pau- La Pierre Saint Martin a dire non chi vincerà la Grand Boucle, ma chi non potrà più vincerla. Sicuramente per restare in corsa serve un Vincenzo Nibali diverso, da quello non in crisi ma cantiere aperto visto nelle prime tappe. Il distacco di 2'22'' dalla maglia gialla è già importante, ma non incolmabile perchè i minuti si accumulano quando la strada sale e bastano pochi chilometri a separare il trionfo dalla tragedia sportiva.
r.c.
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