Al diavolo i tatticismi visti ieri: la seconda tappa alpina del tour esplode a 5 chilometri dal traguardo e regala i fuochi d'artificio al pubblico. Vince Geraint Thomas che stacca uno sfinito Mikael Nieve negli ultimi metri e va a vincere in solitaria, conquistando anche la maglia gialla, al termine di una tappa corta ma durissima: 108 chilometri con 4 salite, l'ultima, quella dell'arrivo a La Rosière con il 9% di media. Il primo a tentare un attacco è stato Alejandro Valverde che si è mosso sul Col du Prè, tentando un assolo ai 55 dal traguardo ma viene inesorabilmente ripreso dal gruppo tirato dalla Sky. Thomas ai 5 dall'arrivo tenta una scossa, l'unico che rimane con lui è Nieve che passa primo sotto il tringolo rosso dell'ultimo chilometro ma la progressione finale del ciclista gallese è inesorabile e non lascia scampo al pur generoso atleta spagnolo che non ne ha proprio più e negli ultimi metri deve lasciare strada anche al ritorno di Dumoulin, Froome e l'ottimo Damiano Caruso. Maluccio Nibali che non riesce a rispondere agli ultimi attacchi e arriva a La Rosière un minuto dopo il vincitore di tappa Thomas che come detto si veste di giallo ed ora ha 1'25 su Froome e 1'44 su Dumoulin con il siciliano a 2'14”. Domani ancora fari puntati sugli scalatori, si sale fino ai duemila metri della Madeleine, poi il Croix de Fer e dulcis in fundo l'arrivo sui tornanti dell'Alpe D'Huez.
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