Tour de France, Vingegaard in giallo a Parigi. Nel 2024, passaggio anche a San Marino
La tradizionale parata chiude la corsa, che il prossimo anno partirà dall'Italia per la prima volta
La tradizionale parata attraverso Parigi, verso i Campi Elisi, ha chiuso uno dei più spettacoli Tour de France degli anni recenti. Partito subito su alti ritmi, ricco di attacchi e contrattacchi tra gli uomini di classifica, con un bel mix di tappe per velocisti e percorsi per scalatori e una sola cronometro in programma, ma inserita al momento giusto e decisiva, la corsa non ha mai annoiato. Da leggenda il duello infinito tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, sempre vicini, in classifica e in strada, e deciso solo da una prova contro il tempo da alieno del primo, che ha poi portato al crollo mentale e fisico del secondo sul Monte Bianco. Se il danese si è preso il secondo Tour consecutivo, lo sloveno si è però confermato per il quarto anno di fila in Maglia bianca, attribuita al miglior giovane, e torna a casa con due vittorie di tappa. Sempre propositivo, mai domo, Pogacar ha provato a prendersi il successo anche sotto alla Torre Eiffel, attaccando nel finale, ma venendo ripreso dai velocisti a traguardo in vista. A conquistare l'ultima tappa è stato il belga Jordi Meeus. Tra i premiati di Parigi si è rivisto anche un italiano, cosa che non succedeva dal 2014, quando Vincenzo Nibali si prese la Maglia gialla: è Giulio Ciccone, miglior scalatore del Tour. L'abruzzese ha vinto l'ambitissima Maglia a pois, 31 anni dopo Claudio Chiappucci, ultimo azzurro a riuscirci. Terminata la corsa, è però già tempo di pensare al futuro: mentre Vingegaard ha annunciato che parteciperà alla Vuelta a España, è scattato il conto alla rovescia per l'edizione 2024, in cui il Tour partirà per la prima volta dall'Italia e la tappa inaugurale, da Firenze a Rimini, transiterà anche per San Marino.
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