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Tour de France: Woods vince in rimonta, Pogacar avvicina Vingegaard

Sull'arrivo in salita del Puy de Dome il canadese si impone in solitaria beffando Jorgenson, in fuga per 46 km ma crollato in prossimità del traguardo. Lo sloveno recupera 8" alla maglia gialla, ora la forbice è di 25".

9 lug 2023
Michael Woods - Immagine di @Connor Mah (Licenza creative commons)
Michael Woods - Immagine di @Connor Mah (Licenza creative commons)

35 anni dopo il Tour de France ritrova il traguardo sul vulcano Puy de Dome, 4 km con picchi del 13% di pendenza dove si compie il capolavoro in rimonta di Michael Woods. Quando le salite si fanno più dure il canadese travolge tutto e tutti e vince in solitaria con 28" su Pierre Latour e 35" su Matej Mohoric. E sempre a 35" da lui c'è il grande beffato di giornata, Matteo Jorgenson, in fuga per 46 km - con un vantaggio anche di 1' - ma crollato sul più bello, tanto da restare anche fuori dal podio. Trionfa Woods e gode pure Tadej Pogacar che come a Cauterets-Cambasque ha la meglio nel duello da titolo con Jonas Vingegaard: i due si marcano stretti per il grosso del percorso, nel tratto più ripido però lo sloveno ha qualcosina in più e, a suon di attacchi, rosicchia 8" alla maglia gialla, ora avanti di 17". Una coppia sempre più sola al comando, perché il terzo della generale, Jai Hindley, va ancora in sofferenza e incassa un altro minuto abbondante, scivolando a 2' 40".



Al via di Saint Leonard de Noblat i primi classificati della tappa sono già tutti davanti, parte di un gruppone di 14 saldamente al comando fin dalle prime battute. Tra questi spicca il solito Neilsen Powless, maglia a pois non per caso e primo nei tre GPM di giornata, sulle cote de Felletin, Pontcharraud e Pontaumur. Passate le vette intermedie il plotone inizia a dar cenni di sbandamento e dopo un paio di partenze a vuoto Jorgenson va in allungo per davvero. L'americano veleggia in scioltezza e ai -5km ha ancora 1' abbondante su Mohoric – che a sua volta si prende del margine – su Powless e su Burgaudeau. A 35” da loro c'è pure Woods, che però, quando sul sentiero che porta al vulcano la pendenza media si fa dell'11,7%, avvia l'azione decisiva. Ripresi facile Powless e Burgaudeau, a 1,4 km dal traguardo il canadese agguanta e passa anche Mohoric e ai 700 metri inizia a intravedere pure Jorgenson, sempre più in difficoltà. Ormai è fatta, tempo qualche altro centinaio di metri e Woods passa al comando e continua a spingere fino a cogliere il suo primo successo sulle strade della Grand Boucle.


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