In Francia è vigilia di finale mondiale e festa nazionale. E il Tour scalda i motori bruciando l'ultima occasione per i velocisti. Sono 181 i km di un percorso piatto, un classico per gli sprinter. Ma qualche sorpresa c'è. La più grossa è una caduta di Daniel Martin a 17 km dall'arrivo e 1'15'' di ritardo per lui. E poi le polemiche per la volata con contatto tra Greipel e Gaviria. Vince Groenewegen, ma la testa è già a domani quando ci saranno più di 20 km di pavè. E le grandi montagne che si avvicinano. Il via è anticipato per non sovrapporsi con la finalina di Russia 2018 e ci sono un paio di candidature per l'oscar di giornata. Sono di Grellien e Minnard che vanno via. Dietro si muove anche Ten Dam, ma viene richiamato dall'ammiraglia a protezione di Dumoulin. Negli ultimi 30 km però le squadre dei velocisti decidono di chiudere e chiudono. Prepararano per il volatone. Gaviria è messo benissimo, occhio a Sagan. Ultima chiamata invece per i deludenti Kittel, Greipel e Cavendish. Le ultime sortite per evitare il volatone vanno ovviamente a vuoro. E sull'arrivo fa festa Groenewegen che da il bis in questo Tour. Van Avermaet è ancora in giallo, ma da domani la difesa della maglia imporrà energie diverse. Non è che comincia il Tour, comincia quello di chi lo vuole vincere.
r.c.
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