Più che una finale, un allenamento di 50 minuti. Quanti ne sono bastati a Jessica Pegula per battere Ludmilla Samsonova. Un match mai aperto e chiuso 6-1 6-0. Ma sulla comparsata dalla moscovita peso il maltempo che ha costretto gli organizzatori a stravolgere il programma e la Samsonova a giocare 3 ore prima della finale la semi contro Elena Rybakina, numero 3 del mondo. Una battaglia vinta, ma che ha finito per servire a Pegula i resti della Samsonova. Che dopo un quarto d'ora di resistenza ha cominciato a tirare tutto con il chiaro intento, la insopprimibile necessità di accorciare i tempi. Così sull1-1 prima set cala il sipario. La statunitense non tradisce il minimo rallentamento e tutto diventa un semplice avvicinamento al match point e a un titolo meritato dall'atleta di Buffalo. Per lei è il secondo successo in un Master 1000 dopo quello di Guadalajara nell'ottobre 2023. Donne da oggi in gara nel "combined" di Cincinnati dove oltre ad Elisabetta Cocciaretto, l'Italia presenta al via le qualificate Trevisan e Paolini.