Up and Quick, l'Amerique 2015 aveva un solo favorito che non ha tradito le attese di appassionati e scommettitori. Il francese, già secondo un anno fa dietro Maharajah e guidato dall'esperto Jean Michel Bazire ha disperso la concorrenza. Tanta superiorità sulla carta e tradotta in pista nera fanno risaltare ancora di più il secondo posto di Voltigeur de Myrt che uno straordinario Gabriele Gelormini ha portato al traguardo col frustino alzato. Nell'attesa di trovare buoni dirigenti e grandi cavalli, l'ippica italiana si aggrappara alla tradizione di grandi driver. La fuga dagli ippodromi italiani in crisi porta anche la trasmigrazione delle redini lunghe per cui Gran Prix a parte questo 23enne figlio d'arte di papà Bruno ha scelto la Francia dove ha già vinto ad esempio il Grand National du Trot. La cavalleria tricolore è nel gruppo. Olmo Holz e Linda di Casey (nono e tredicesimo) non si sono mai fatti vedere, mentre Napoleon Bar con Enrico Bellei è partito forte ma è crollato all'ultima curva. E così i 40.000 di Vincennes applaudono l'assolo di Jean Michel Bazire e soprattutto già si coccolano l'erede conclamato di Ready Cash. L'ultimo italiano a trionfare, manco a dirlo, Varenne. Era il 2002 e Gianpaolo Minnucci dominava le corse di Tor di Valle dove adesso non c'è pià nemmeno l'ippodromo. Sono passati 13 Amerique e chissà quanti ne passeranno ancora.
Roberto Chiesa
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