Lo 0-6 boccia nella forma un’Under 21 che in sostanza, invece, è un po’ di più. Un po’ più coraggiosa nello stare in campo, più propositiva nel ripartire. Ma sono stati gli errori individuali a determinare nella prima parte un gap ingeneroso. Pochi minuti e Sightorsson punisce l’incerta uscita di Gobbi; qualche giro d’orologio e Sigurdsson raddoppia per non dire di un rigore di Vidarsson: semplificando il terribile avvio, l’Islanda serve lo 0-3 dopo appena un quarto d’ora. Venti freddi di goleada, spenti dall’applicazione e un po’ di cattiveria in più. Prima dell’intervallo il pokerino lo cala Sigurdsson (doppietta personale per lui) prendendo d’infilata tutta la difesa. Ripresa, quasi un’altra partita. San Marino alto, petto in fuori, cattivo. Una reazione da uomini veri. Al di là di qualche sbavatura della quale approfitta per due volte il neo entrato Finnbogason. C’è un’idea di squadra, di gruppo, una base sulla quale lavorare con discrete prospettive. E alla fine anche un Commissario Tecnico severo come Massimo Agostini assolve in parte, e dal buon secondo tempo riparte. Quasi senza voce, finita in 90 e più minuti di urla e consigli dalla panchina.
Roberto Chiesa
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