Il sito web del Carpi lo mostra soddisfatto con la nuova maglia. Ceduto con la formula del prestito con opzione della comproprietà, era arrivato sul Titano nell’agosto del 2009 tra lo scetticismo generale. Nessuno aveva dimenticato il goal con il quale estromise in maniera clamorosa il San Marino dalla finale play off: era il 25 maggio 2008. L’allora tecnico del San Marino Alberigo Evani in un primo momento lo aveva bocciato, lui cambiò l’inerzia dei giudizi sul suo conto, a suon di goal. Furono 13 nel solo girone di andata. Convinse così Germano De Biagi e i suoi collaboratori a riscattarlo dal Portogruaro per una cifra intorno ai 50 mila euro. L’attaccante friulano e il suo procuratore riuscirono a strappare un contratto faraonico: quadriennale con ingaggio stellare per la categoria più benefit. Il girone di ritorno fu meno proficuo, ma al termine del campionato Cesca arrivò a quota 20. Il rapporto professionale deteriorò quando si fece ammonire in maniera gratuita nella gara di andata della finale play off contro il Gubbio. Giallo, che lo estromise dal match di ritorno, con grave danno per la squadra. Per responsabilizzarlo Mario Petrone gli diede i gradi di capitano, operazione riuscita a metà. La definitiva rottura arrivò nel match con il Chieti: altra espulsione e lite negli spogliatoi con il tecnico. Cesca non si presentò al tradizionale scambio di auguri natalizi,in quel momento la società decise di metterlo ufficialmente sul mercato. Oggi la chiusura positiva di una trattativa molto complicata. Il San Marino rinuncia ad un giocatore straordinario, ma la sua cessione era obbligatoria per il futuro della società.
Nel video l'intervista a Mario Petrone, allenatore San Marino.
Lorenzo Giardi
Nel video l'intervista a Mario Petrone, allenatore San Marino.
Lorenzo Giardi
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