Vauquelin conquista San Luca, Pogacar in giallo
Le immagini del gruppo a Firenze sul Ponte Vecchio, il via al Tour numero 111, il passaggio a San Marino con Gran Premio della Montagna alla Porta del Paese, sono già oggetto di culto e di memoria. Ma il Giro di Francia è già esploso senza essere in Francia. La Cesenatico-Bologna seconda tappa ha regalato fuochi d'artificio e vis pugnandi ben oltre le attese.
Frazioni interlocutorie, queste sconosciute, il ciclismo 2.0 è partire forte e arrivare fortissimo. Come Kevin Vauquelin, giovane protagonista e giovane vincitore di una tappa che dal mare di Cesenatico ha portato la Grande Boucle dal Mondo Pantani alla doppia scalata di San Luca. Che è durissima, ma fa sorridere se si pensa che già martedì c'è il Galibier.
E vincitore a parte, applausi a parte, il Tour ha già fatto vedere che Pogacar è caldo e pronto al decollo e Vingegaard è appena dietro. Neanche un secondo tra i due con lo sloveno in giallo per via del miglior piazzamento nella tappa di ieri. Leader dalla seconda, il capitano della UE Emirates, come pure al Giro che ha poi corso in solitaria, trasformandolo ben presto in una lunga crono senza avversari.
E comunque sempre a mille anche oggi la fuga, anche oggi nessun italiano, anche oggi un romanzo sui pedali. Romain Bardet all'ultimo Tour, ha restituito una maglia che mai più sarà sua. Il ciclismo guarda sempre al futuro. Quello prossimo è domani: terza tappa da Piacenza a Torino. Un inchino alla terra di Coppi, un po' di tregua a gambe e polmoni. È una volata scritta. Ma sempre a matita.
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