Tutto pronto a Buenos Aires per la storica edizione della Dakar, per la prima volta in un altro continente, il Sud America.
Dopo 30 anni di storia legati ai deserti africani ed una stagione di stop forzato, la Dakar torna dall’altra parte del mondo.
Gli organizzatori della corsa più dura e più famosa del mondo, hanno scelto le pianure, le montagne e i deserti di Argentina e Cile.
Si parte dalla capitale Buenos Aires, sede anche d’arrivo, per un totale di 9.574 chilometri, di cui quasi 6.000 di prove speciali.
Una gara resa ancor più difficile da un percorso affascinante ma totalmente sconosciuto.
Si va dalle insidiose pianure della Patagonia, ai passi montani delle Ande, sfidando le temperature torride dell’estate australe.
Sette giorni in territorio argentino prima di sconfinare in Cile dove sono in programma sei giorni di gara e poi passerella finale lungo i 227 chilometri da Cordoba a Buenos Aires.
Al via 235 moto, 25 quad, 185 automobili e 85 camion, per un totale di 530 equipaggi in rappresentanza di 49 nazioni.
Quattordici giorni di gara, fino al 17 gennaio, con un solo giorno di riposo, per conoscere chi sarà il pioniere della nuova Dakar.
Palmiro Faetanini
Dopo 30 anni di storia legati ai deserti africani ed una stagione di stop forzato, la Dakar torna dall’altra parte del mondo.
Gli organizzatori della corsa più dura e più famosa del mondo, hanno scelto le pianure, le montagne e i deserti di Argentina e Cile.
Si parte dalla capitale Buenos Aires, sede anche d’arrivo, per un totale di 9.574 chilometri, di cui quasi 6.000 di prove speciali.
Una gara resa ancor più difficile da un percorso affascinante ma totalmente sconosciuto.
Si va dalle insidiose pianure della Patagonia, ai passi montani delle Ande, sfidando le temperature torride dell’estate australe.
Sette giorni in territorio argentino prima di sconfinare in Cile dove sono in programma sei giorni di gara e poi passerella finale lungo i 227 chilometri da Cordoba a Buenos Aires.
Al via 235 moto, 25 quad, 185 automobili e 85 camion, per un totale di 530 equipaggi in rappresentanza di 49 nazioni.
Quattordici giorni di gara, fino al 17 gennaio, con un solo giorno di riposo, per conoscere chi sarà il pioniere della nuova Dakar.
Palmiro Faetanini
Riproduzione riservata ©