Dopo 7 pareggi consecutivi, il Vicenza espugna il Menti. Del bel Frosinone d’inizio anno, invece, non c’è più traccia. Involuto nel gioco, irriconoscibile nell’organizzazione, arrendevole nello spirito, il bel giocattolo di Moriero si è rotto. Tutto troppo facile per un Vicenza ordinato e ben messo in campo da Rolando Maran. Perfino l’infortunio di Sgrigna non ha cambiato in peggio l’economia della gara. Perché a centrocampo la dinamicità di Gavazzi (uno che l’anno scorso giocava in serie D) unita alle geometrie di Paonessa ha fatto saltare lo scacchiere ciociaro. Sicignano ci arriva quando può, poi capitola. Minuto 31, giocatone proprio di Paonessa rifinita da Sasha Bjelanovic per il vanatggio che di fatto è anche la pietra tombale sulla partita. La ripresa infatti, per chi si aspetta un Frosinone desideroso di risalire, non è che l’ennesima conferma del tema dei primi 45 minuti. Vicenza in controllo con gamba lesta e giro palla preciso. Gavazzi è imprendibile nell’azione del raddoppio, poi solo accademia. Il Vicenza mette un po’ di sale su una classifica insipida, il Frosinone fa un altro salto indietro verso la normalità.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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