16esimo risultato utile per il San Marino, che vince in rimonta sul Gubbio per 2-1. Subito in vantaggio il Gubbio, il pari arriva con gol di Bracaletti. Poi una autorete degli ubri porta ai Titani la vittoria.
Succede alle grandi squadre, subiscono in lungo ed in largo ma non affondano, poi basta una palla sporca per riequilibrare le sorti dell’incontro, e a pochi minuti dalla fine arriva un autogoll clamoroso. Segno che la ruota sta girando davvero nel verso giusto. Se a tutto ciò aggiungiamo che da due domeniche la capolista subisce rimonte proprio al fotofinish il cerchio non si può dire ancora chiuso, ma i segnali sono evidenti.
Sarebbe però sbagliato appellarsi solo alla dea bendata, se il San Marino riesce a battere il Gubbio lo deve anche alla grande capacità del suo tecnico di leggere l’incontro.
Francesco Buglio ha cercato di spronare continuamente la squadra, cambiando più volte l’assetto tattico, risultato nessuna risposta.
E allora ha estratto dal cilindro i trucchetti del mestiere mandando a scaldare gli uomini della panchina già dopo soli 15 minuti di gioco. Di reazione però nemmeno l’ombra, a questo punto fuori Di Maio, troppi 4 difensori contro un sola punta di ruolo e dentro un’altra mezza punta.
Gli sforzi vengono premiati è proprio Bracaletti la chiave di volta dell’incontro. Il San Marino vola in orbita grazie alla verve del fantasista, agli interventi straordinari di Mandrelli e alla tenacia di Mirco Taccola.
Un dato che da l’idea dello straordinario campionato dei biancoazzurri. 44 punti rappresentano lo score finale della stagione 2000/2001 replicato poi nel 2002-2003 e siamo solo alla 23esima giornata. Questo San Marino emoziona, succede infatti che anche all’Olimpico volano ceffoni, nulla di grave ma il segno che anche i sammarinesi hanno smesso di andare al cinema per andare allo stadio.
Succede alle grandi squadre, subiscono in lungo ed in largo ma non affondano, poi basta una palla sporca per riequilibrare le sorti dell’incontro, e a pochi minuti dalla fine arriva un autogoll clamoroso. Segno che la ruota sta girando davvero nel verso giusto. Se a tutto ciò aggiungiamo che da due domeniche la capolista subisce rimonte proprio al fotofinish il cerchio non si può dire ancora chiuso, ma i segnali sono evidenti.
Sarebbe però sbagliato appellarsi solo alla dea bendata, se il San Marino riesce a battere il Gubbio lo deve anche alla grande capacità del suo tecnico di leggere l’incontro.
Francesco Buglio ha cercato di spronare continuamente la squadra, cambiando più volte l’assetto tattico, risultato nessuna risposta.
E allora ha estratto dal cilindro i trucchetti del mestiere mandando a scaldare gli uomini della panchina già dopo soli 15 minuti di gioco. Di reazione però nemmeno l’ombra, a questo punto fuori Di Maio, troppi 4 difensori contro un sola punta di ruolo e dentro un’altra mezza punta.
Gli sforzi vengono premiati è proprio Bracaletti la chiave di volta dell’incontro. Il San Marino vola in orbita grazie alla verve del fantasista, agli interventi straordinari di Mandrelli e alla tenacia di Mirco Taccola.
Un dato che da l’idea dello straordinario campionato dei biancoazzurri. 44 punti rappresentano lo score finale della stagione 2000/2001 replicato poi nel 2002-2003 e siamo solo alla 23esima giornata. Questo San Marino emoziona, succede infatti che anche all’Olimpico volano ceffoni, nulla di grave ma il segno che anche i sammarinesi hanno smesso di andare al cinema per andare allo stadio.
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