VL Pesaro: con Capo d'Orlando lo spartiacque della stagione

Pesaro-Capo d'Orlando: ci sono più di 1000 kilometri e sette regioni nel trasferimento, ma soprattutto c'è una categoria da difendere sull'asse Marche-Sicilia. Gli orlandini sono quasi al sicuro, forti dei loro 22 punti che oggi significano +4 su Torino e sestultimo posto.
Più difficile la condizione della Consultinvest, che con la trasferta di Milano all'orizzonte non può permettersi di fallire l'appuntamento di domani sera all'Adriatic Arena a meno di non rischiare l'aggancio da Torino che di qui alla fine ne ha tre su quattro a portata, non la prossima – apparentemente – con Sassari.
In casa Pesaro si vuole cavalcare l'onda lunga del successo in Laguna: a Venezia si è visto un Tau Lydeka dominante, capace di un 34 di valutazione – il più alto valore di rendimento nell'ultimo turnoinsieme a Mike Green, sconfitto però al Talaercio.
Altrettanto decisivo l'apporto di T-Lacey ed Austin Daye, quelli dalla cifra tecnica in grado di spostare gli equilibri di un incontro equilibrato. Dovessero poi confermarsi sui livelli di settimana scorsa anche Semaj Christon e Shepherd, il quintetto base pesarese non avrebbe grossi problemi a giocarsela ad armi pari anche con le prime della classe.
In attesa di raccogliere soddisfazioni sportive in questa stagione, c'è tempo per glorificare il brillante passato: domani verrà infatti ritirata la maglia n. 6 della VL Pesaro, iconizzata nella figura di Walter Magnifico – il Capitano, secondo il Presidente.
Tornando ai giorni nostri, è giusto dare un'occhiata – a questo punto – anche al calendario delle altre invischiate nella lotta per non retrocede, in particolare Bologna, chiamata a due complesse trasferte consecutive con Pistoia e Cantù – per non parlare dell'ultimissima a Reggio Emilia – e col solo scontro diretto con Torino da giocare all'Unipol Arena il 24 aprile.
Pesaro rimanda all'ultima di campionato lo scontro con Torino e dovrà capitalizzare le due partite in casa con Capo d'Orlando – appunto – e Cantù.
Discorsi superflui qualora Torino non riuscisse a confermarsi vincente e arcigna come nell'ultimo mese: esclusa la prossima trasferta sul parquet di Sassari – copia sbiadita della Dinamo tricolore – le sfide con Brindisi, Bologna e Pesaro – due delle quali in casa – mettono i piemontesi, pur con due punti da recuperare – in una buona condizione in questa volata salvezza che le ultime due settimane di scontri diretti, verosimilmente, sentenzieranno.

LP

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