Ancora pioggia a chiudere una prima settimana di Vuelta ben poco “spagnola”, con l'arrivo sull'Alto Carravaca de la Cruz anticipato di 2 km causa fango. L'ultimo acuto prima del riposo è di Leonard Kaemna che domina la salita conclusiva e si impone per 13” su Matteo Sobrero, unico degli ex compagni di fuga a tenere la scia fino in fondo. A differenza di sabato invece nulla di nuovo nella generale, dove Sepp Kuss resta in rossa con 43” su Marc Soler e 1' 02 su Lenny Martinez.
Dopo il via di Cartagena è proprio Kuss a guidare la gara insieme ad altri uomini da classifica, tra i quali Roglic, Vingegaard ed Evenepoel, ma è roba che non dura. Ben diverso l'allungo dei 6 – poi diventati 8 – che alle prime salite prendono il controllo, un plotone che comprende anche i futuri componenti del podio. Il gruppo maglia rossa si spacca e ricompone sotto le sferzate di Evenepoel, così, dopo aver visto più che dimezzati gli oltre 8' di vantaggio, i battistrada sfruttano il marasma alle loro spalle per dar nuova linfa alla fuga.
I giochi per il successo cominciano sulla salita conclusiva, dove Kaemna è da subito protagonista: sul suo attacco saltano tutti tranne Gebreigzabhier, che poi crollerà a sua volta e si vedrà soffiare il podio da Hamilton, e Sobrero, che viceversa a un certo punto dà anche l'idea di poterlo riprendere. Invece niente da fare: Kaemna tiene senza problemi e completa il trittico di successi ai grandi giri, transitando per primo nell'anonimo passaggio che, causa neutralizzazione del finale, funge da traguardo di tappa.