Vuelta: fughe italiane, ma vince Dani Navarro

Ha dovuto aspettare fino al 5 settembre per tagliare per la prima volta in stagione il traguardo con tutti alle spalle: Dani Navarro della Cofidis si è aggiudicato così – con una stilettata dell'ultim'ora – la tappa numero 13 della Vuelta de España, che tanto farà discutere per la faccenda Hesjedal e della presunta bici taroccata. Ma oggetto della diatriba è più l'immobilismo della Commissione, che non si è esposta.
Chi invece ha tirato fuori la testa dal gruppo fin da subito è stato Damiano Cunego, insieme a Borghini, Sagan ed altri 11 in fuga già dai primi kilometri. Il gruppetto si sfilaccia rapidamente, con tre cadute al al 15° kilometro. Quello degli inseguitori, invece, si rifà sotto grazie al gran lavoro dell'Orica-GreenEdge, che ricompattano la corsa.
Cunego scappa ancora, tallonato da Gaudin e Lutsenko. Il kazako dell'Astana – 22 primavere domani – si mette in proprio con 15 kilometri al traguardo, ma il gruppone, questa volta guidato dall'FDJ.fr Team di Bouhanni, riprende il fuggiasco.
La tappa si risolve allora negli ultimissimi kilometri, con Gianluca Brambilla della OPQS a tentare un coraggioso attacco, guidando la contesa per appena 500 metri. Quelli necessari a Dani Navarro per riprendere l'italiano e tagliare braccia al cielo il traguardo della Belorado-Obregòn. Leggermente più lunga la tappa odierna, che porterà i corridori da Santander a La Camperona dopo circa 200 km. Strategia al potere in classifica generale, il cui leader rimane sulle spalle di Alberto Contador della Tinkoff-Saxo, che dovrà difendersi in primi dal connazionale Alejandro Valverde – distante appena 20 secondi. Aru – primo italiano – è settimo a 2'13 dalla maglia rossa.

LP

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy