Tra i podi e i due giorni in rossa di Milesi e Piccolo, in questa Vuelta all'Italia mancava giusto un successo di tappa, lacuna prontamente colmata da Filippo Ganna. A Valladolid c'è l'unica crono individuale in programma e lo specialista azzurro piazza il colpo, trovando quella vittoria solo sfiorata nella volata di Burriana. Vittoria di grande prestigio, considerando che a podio con lui vanno Remco Evenepoel e Primoz Roglic, rispettivamente campione iridato e olimpico in carica. Nei 26 km di gara, Ganna viaggia ai 56 all'ora di media e la spunta per 36” sullo sloveno e 16” sul belga, che meno di un mese fa, ai Mondiali su strada di Glasgow, l'aveva costretto all'argento.
Una rivincita che l'azzurro si costruisce tra primo e secondo intertempo, chiuso con un vantaggio di 18” che, nell'ultimo tratto, il rivale riuscirà solo a limare leggermente. Ganna fa 26 in carriera – di cui 23 a cronometro – e ora gli manca solo una vittoria al Tour per rientrare nella lista dei corridori capaci di aggiudicarsi una tappa in ognuno dei grandi giri.
Al di là del secondo posto comunque la frazione n°10 è un successo pure per Evenepoel che guadagna su tutti i rivali di classifica e ritrova il terzo gradino del podio della generale. Dove Kuss tiene e conserva la Rossa, pur vedendo quasi dimezzato il vantaggio su Soler, passato da 43” a 26”. Seguono Evenepoel a 1' 09” e Roglic a 1' 36”, mentre ne escono maluccio Vingegaard, il meno incisivo tra gli uomini di punta, e b, che perde 1' esatto da Kuss e scende al 5° posto in classifica.