Non ci sono rimpianti. Serena gioca come un uomo e sbrana la palla della Errani in poco più di un’ora. Finisce con una sberla il sogno più bello e più lungo che nemmeno il 6-1 6-2 che va a referto riesce in qualche modo ad incrinare. Sara ha fatto il possibile, che è molto poco. Prima indietro poi un filino più aggressiva ma la Williams impugna la racchetta come un badile e mena come un portuale. Non comanda, disintegra e la partita finisce per knockout. Contro 9 ace e 38 vincenti, non c’è cura. E niente da curare. Perché se per il singolare se la vedranno Williams e Azarenka, c’è l’azzurro intenso di Sara e Roberta a colorare la finale di doppio. Di là dalla rete la coppia ceca Hradecka-Hlavackova. Vinci Errani comunque vada lunedì saranno prime nel ranking di doppio e la Errani è vicinissima anche a qualificar arsi al Master di singolare. Il ciclone Serena è già passato, da riscattare non c’è proprio niente.
Roberto Chiesa
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