A Pesaro subito il botto: la Reyer butta fuori la Virtus, Milano travolge Cremona
Vnere brutto ma che quasi la vincono al supplementare, superate sulla sirena da Daye.
Parte la Coppa Italia ed è subito sorpresa: fuori la Virtus Bologna testa di serie e capolista incontrastata di Serie A, arresasi allo scadere del supplementare alla Reyer Venezia. E al figlio adottivo di Pesaro, Austin Daye, autore del canestro dell'82-81 finale. Le Vnere chiudono una settimana da incubo: tre sconfitte in 4 partite, due obiettivi sfumati – l'altro è l'Intercontinentale – e quasi compromesso pure il cammino in Eurocup, obiettivo principe della stagione. Ieri l'hanno condannata la mira sbilenca – 9/35 da tre, 45% da due – e la serataccia di Teodosic, 15 punti ma solo due canestri dal campo, troppi liberi sbagliati e tante palle buttate. Che l'approccio non sia quello giusto lo si capisce fin dall'avvio, nel quale la Reyer fa subito 11-0 e poi va a +14, trascinata dagli azzurri Tonut – 16 punti – e De Nicolao. Dopo la sirena entrano in partita Markovic e Weems – 18 il primo, 15+7 rimbalzi il secondo – e la Virtus torna a ridosso, trovando, di tanto in tanto, pure il sorpasso. Ma per Bologna non è proprio giornata e anche se nel terzo cominciano a entrare pure le triple il parzialone da ribaltone non arriva mai. L'equilibrio regge fino a un 40° da orrore, nel quale nessuno riesce a completare un giro di liberi: Teodosic pareggia con l'1/2 e sul rimbalzo di Hunter perde palla per passi, De Nicolao fa peggio e con 4” sul cronometro fa 0/2 in lunetta. Chiamando in causa l'overtime, il cui ultimo minuto invece è spettacolare. La Virtus passa da -4 a +1 con la tripla di Markovic e i liberi di Hunter, resta un possesso e qui costa cara la leggerezza di Djordjevic, che lascia in campo un Teodosic spremuto dai tanti minuti e non proprio fenomeno difensivo. Un assist per Daye, che lo punta e si issa a quota 15 col canestro vittoria, contro il quale la disperata di Markovic nulla può.
La Reyer esplode di gioia e si prende la semi con un'altra big, Milano, vestita di gialloviola in onore di Bryant e forse impossessata dallo spirito del Mamba, visto l'86-62 rifilato a Cremona. Che incassa subito il 23-4, risale d'orgoglio fino al -5 ma non riesce mai a portarsi a tiro di parità, sparendo del tutto col 16-2 che, in avvio di quarto quarto, la spedisce a -20. Per l'Olimpia spicca il 14+9 rimbalzi di Tarczewski, nella Vanoli 16 di Mathews e 12+10 rimbalzi di Happ.