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Cuore Pesaro, ma la spunta la Virtus

Un ultimo quarto magistrale di Filipovity fa sognare la VL, poi Bologna si ricompone e porta a casa il 75-70.

20 mar 2021

Come da copione, torna Repesa e torna anche la VL Pesaro, almeno a livello di carattere. Ancora senza Massenat, con Delfino e Robinson in serataccia (2/16 dal campo, entrambi del folletto) e col coach fuori al 33° per secondo tecnico, eppure con un cuore tanto grande da spaventare la Virtus. Che vince 70-75 gestendo con freddezza un finale di fuoco, nel quale rischia di perdere una gara dominata per tre quarti. Ma non in quello decisivo, nel quale furoreggia un Filipovity da 25 punti totali e capace di riaprirla quasi da solo. Ci sono anche i 16 di Cain e i 13 di un Tambone perfetto dall’arco, mentre Belinelli e Gamble (11 a testa) sono gli unici in doppia in una Bologna tutt'altro che bella.

A dirla tutta lo spettacolo manca su ambo i fronti, come sottolineano il 7/31 e il 4/21 da tre. Già in avvio Pesaro si incaponisce in un 1/9, la Virtus invece gioca sotto canestro, difende decisa e prende il comando. E nel secondo periodo, guidata dagli 8 di Adams, comincia a colpire anche da lontano, così, tra triple e tris di liberi, strappa fino al +13.



Eppure non è finita, perché nel terzo la Vnera sbaglia il mondo e riesce a resuscitare la VL, complice l’esplosione di Filipovity. Il suo 5-0 è tamponato dal miglior bianconero del periodo, Pajola, che quasi allo scadere la ruba a Robinson e manda Weems a schiacciare il +8. Ma al rientro, nonostante l'uscita di scena di Repesa, Pesaro ruggisce ancora, sempre con Filipovity: due triple e 8 punti filati, incipit di un 15-4 per 2/3 a firma sua. Il resto sono il pari di Cain - il primo dopo mezz'ora di inseguimento - e soprattutto la tripla del +3 di Tambone, che a 4’ 18” dalla sirena ridà ai suoi un vantaggio che mancava dal 5°.

Totalmente in bambola, la Virtus si rifugia nel time out, fa un bel respiro e, come si confà a un’aspirante al titolo, si ritrova. Tripla di Teodosic, 4 in fila di Gamble ed è controsorpasso, quindi, con 52” a cronometro, Markovic ci va pesante con la bomba del +5. Ristabilito, dopo il 2/2 di Cain, da una gestione magistrale di Teodosic, che fa scorrere i 24” a disposizione per poi prendersi fallo di Filloy e liberi a segno. L’ultima speranza deflagra in un airball di Robinson, dopodiché altro giro perfetto in lunetta di Belinelli e lucchetto sul successo Virtus.





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