Un CSKA Mosca versione diesel si fa bello in volata e tiene viva la corsa per il primato. Ora è -1 rispetto al Fenerbahce, che cede 70-68 ma, grazie al canestro allo scadere di Sloukas, mantiene due punti di vantaggio negli scontri diretti con l'Armata Rossa. I turchi controllano quasi tutto il primo tempo ma non varcano mai il +8. Anche perché c'è un Clyburn da 16 punti e 8 rimbalzi, le cui accelerazioni portano a tre schiacciate filate. Quasi tutto perché allo scoccare del 20° De Colo penetra per il sorpasso, tassello mediano di un 17-2 che ribalta le proporzioni. La reazione del Fenerbahce – che pian piano si sblocca dall'arco – riporta l'equilibrio e a 30” dalla sirena è ancora patta. Higgins sale a quota 15 siglando il +3 allo scadere dei 24”, Alì fa 1/2 in lunetta e così Clyburn, viceversa perfetto nei liberi, la chiude. Sul fronte giallonero non bastano dunque i 17+7 rimbalzi di Kalinic e i 15 di Alì.
Intanto l'Efes si assicura 4° posto e fattore campo nei playoff battendo il Buducnost con un 91-84 più netto di quanto dica il finale. Il 12-2 del via sintetizza il dominio dei tuchi, che hanno i 16 di Pleiss – decisivo, con Motum, nel 15-0 del secondo quarto – e i 18 di Micic, emerso nella ripresa. I balcanici alzano la voce solo negli ultimi 3', nei quali passano da -16 a -5. Qui sono i liberi dell'ottimo Simon a neutralizzare le triple di un Jackson da 17 punti, uno in più del compagno Bitadze.
A rendere imprendibile l'Efes è il crollo del Barcellona, rimontato e steso 73-71 da un Bayern Monaco aggrappato con forza alla speranza playoff. Barça in controllo fin dal secondo quarto e ancora a +12 al 33°, quando il 14-0 bavarese riapre i giochi. A 10” dalla fine Lucic mette la tripla del +3, cancellato dai liberi di Heurtel e Blazic, intervallati dall'1/2 di Dedovic. Resta un ultimo possesso, sfruttato da Koponen – 14 punti come Booker – per il canestro che tiene il Bayern a -1 dal quartetto di seste. Tra queste c'è un Olympiacos che si complica la vita facendosi rullare 90-67 dal già eliminato Gran Canaria. Sono i 24 di Ericksson a trascinare gli isolani, che partono con 11-2, allungano nel secondo quarto e nella ripresa dilagano fino a +29.
Intanto l'Efes si assicura 4° posto e fattore campo nei playoff battendo il Buducnost con un 91-84 più netto di quanto dica il finale. Il 12-2 del via sintetizza il dominio dei tuchi, che hanno i 16 di Pleiss – decisivo, con Motum, nel 15-0 del secondo quarto – e i 18 di Micic, emerso nella ripresa. I balcanici alzano la voce solo negli ultimi 3', nei quali passano da -16 a -5. Qui sono i liberi dell'ottimo Simon a neutralizzare le triple di un Jackson da 17 punti, uno in più del compagno Bitadze.
A rendere imprendibile l'Efes è il crollo del Barcellona, rimontato e steso 73-71 da un Bayern Monaco aggrappato con forza alla speranza playoff. Barça in controllo fin dal secondo quarto e ancora a +12 al 33°, quando il 14-0 bavarese riapre i giochi. A 10” dalla fine Lucic mette la tripla del +3, cancellato dai liberi di Heurtel e Blazic, intervallati dall'1/2 di Dedovic. Resta un ultimo possesso, sfruttato da Koponen – 14 punti come Booker – per il canestro che tiene il Bayern a -1 dal quartetto di seste. Tra queste c'è un Olympiacos che si complica la vita facendosi rullare 90-67 dal già eliminato Gran Canaria. Sono i 24 di Ericksson a trascinare gli isolani, che partono con 11-2, allungano nel secondo quarto e nella ripresa dilagano fino a +29.
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