Eurolega, l'Efes si conferma campione: Real ko 58-57
I ritmi bassi favoriscono i blancos, nell'ultimo quarto d'ora però i turchi si svegliano e si impongono in un finale punto a punto, guidati da Micic e Pleiss.
In una finale tanto brutta quanto avvincente il Real Madrid comanda a lungo, sciupa e chiude in suicidio, così l'Efes, svegliatosi quando conta davvero, si conferma campione. Il 58-57 vale la seconda Eurolega all'IstanBlu, che dopo l'ultimo posto del 2018 ha avviato una vera e propria epopea: prima la finale persa col CSKA, poi il dominio nella stagione cancellata per pandemia e ora la doppietta, riuscita per l'ultima volta all'Olympiacos tra '12 e '13.
A Belgrado, le facce del trionfo sono quelle di Vasilije Micic e Tibor Pleiss, entrambi letali dal campo. Il serbo ne fa 23 e per il 2° anno in fila è MVP delle Final Four, gran biglietto da visita per una NBA sempre più vicina ad abbracciarlo. Sono 19 invece per il tedesco, che con un Larkin intermittente e a segno solo nel primo tempo si erge a secondo violino, determinando il finale con 15 punti nei 14' conclusivi.
L'altra faccia di serata è un Real che sguazza nei ritmi bassi di gara ma al quale manca il graffio per volare via, complici il 6/33 da fuori e l'assenza di un solista di spicco. C'è giusto il 14+11 rimbalzi di Tavares, che però dà tutto o quasi in un primo quarto di dominio assoluto sotto plancia. Solo che al 10° è già a due falli, cosa che lo costringe alla panca per tutto il secondo quarto e che gli spezza definitivamente il ritmo. Il Real comanda anche senza di lui ma non trova mai il parziale dell'allungo, nonostante un Efes che nel primo tempo è tutto nelle fiammate di Micic e Larkin (23 punti su 29 di squadra) e che nel terzo è inchiodato a quota 2 per metà periodo. Qui Hanga sigla un +9 che a sorpresa riaccende i turchi, che si ripigliano con un 7-0 a guida Pleiss e, in avvio di quarto, sorpassano con un triplone di Micic e con la schiacciata di Singleton.
Vien fuori un finale punto a punto: Pleiss corregge l'affondo di Micic e il 40° si apre sul +3 turco, Llull – il più attivo dei suoi – accorcia in penetrazione e a 44” dalla sirena è palla all'Efes e Real a due falli dal bonus. Raggiunto con 15” a cronometro, qui però Laso sceglie di non mandare in lunetta i blu: mossa azzardata che costa caro, perché anche se Larkin manda sul ferro la tripla del ko il pallone schizza a saponetta e non concede repliche, decretando il trionfo di Ataman.
[Banner_Google_ADS]