Eurolega, Milano si riscopre fragile: Gran Canaria passa al Forum

Due mesi e 8 turni di ottimi propositi cancellati di botto dal colpaccio di Gran Canaria, che al Forum passeggia 94-86 e rifila il terzo ko consecutivo all'Olimpia Milano. Che per la prima volta in stagione si scopre fragile in Eurolega, perché in questo caso non si parla né di scontro diretto – come col Barça – né di una trasferta insidiosa, vedi Kaunas.

Di fronte c'è una squadra crescente in coppa – 2 successi nelle ultime 4 – ma comunque fresca di esonero di Maldonado, fatto fuori per i record deficitari sia in Eurolega che in campionato. Al suo posto c'è il vice Garcia, il cui esordio col botto è figlio di un'ottima prova corale. L'unico a spiccare è Eriksson, che ne fa 17, tira un po' da dove vuole e lo fa benissimo con 3/5 da fuori e 6/6 nel resto. Dietro di lui però c'è un collettivo che ci mette fisico e qualità, favorito da un'Olimpia che nel primo tempo perde 10 palloni e si suicida coi 51 punti incassati nei quarti di mezzo.

E dire che i 4' iniziali promettono tutt'altro: Brooks inventa e colpisce, James e Tarczewski aggiungono il resto e gli spagnoli sono doppiati e a -8. Fine del copione scontato e inizio dell'incubo, perché Gran Canaria torna a contatto già prima del riposo e nel secondo quarto sorpassa definitivamente. Al 13° Balvin spazza via l'ultimo vantaggio Olimpia, poi 5-0 firmato Evans – e diretto da Paulì – e gli ospiti prendono il largo: +8 all'intervallo lungo e fuga a +14 nel terzo, nel quale Milano non sparisce solo grazie ai miracoli di Gudaitis – 16+17 rimbalzi – e James, 26 punti e 8 assist.

Allo scoccar del 30° l'asso americano inventa da 8 metri per il nuovo -8, frutto di un parziale di 7-1 che al rientro diventa 15-5, grazie a un Cinciarini capace, nell'ultima frazione, di tutti i suoi 10 punti. Le bombe del capitano, di James e Kuzminskas valgono un -2 che sa di match riaperto, ma così non è. Troppi gli errori dal campo e in lunetta, mentre l'ex Trento Radicevic riallarga la forbice e Oliver piazza il libero dell'ennesimo +8, a 1' 7” dalla sirena. La resa definitiva arriva a 7” dalla fine, col doppio errore dell'inconsistente Micov e di Gudaitis e il lancione di Oliver per la schiacciata solitaria di Paulì. I ko di Barça e Olympiacos lasciano Milano al 5° posto, ma il netto calo fisico e il filotto di ko - uniti al tour de force che l'aspetta sotto Natale – non promettono nulla di buono.

RM

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